Centro Artistico il Grattacielo

 

 

 

 

 

Voci di donne
Lettere a Mascagni

L’opera d’arte che sopravvive all’artista, portando con sé il sapere e la conoscenza che meritano di essere ascoltati e tramandati nei secoli. E’ questo l’incipit dello spettacolo. Così le protagoniste delle opere di Mascagni, sopravvissute al grande maestro e con le loro storie divenute personaggi eterni ed immortali sono in grado, ancora ad oggi, di raccontarsi tramite le lettere inviate al musicista. I racconti coinvolgono chi le ascolta in un flusso appassionante di pensieri e riflessioni. Ancora una volta la condizione della donna è al centro e l’arte ci comunica verità. La presenza del maestro è evocata dalle protagoniste che rivivono insieme al racconto alcuni passaggi significativi ed evocano così la sua presenza.

Mascagni, un grande maestro della musica, un uomo brillante, alla moda e gran seduttore. Un artista nelle cui opere troviamo un universo femminile, fatto di giovani donne, ingenue, pure, spesso vittime di un universo prepotente egoista e traditore. Attraverso lo sguardo delle protagoniste delle opere che sopravvivono all’artista e restano eterne, andiamo a scoprire l’animo e la vita di Mascagni e ritroviamo storie di donne che appaiono immutabili ed immortali nella loro contemporaneità. Prende voce la favola nera di Iris, l’infanzia negata, l’adolescenza violata, l’elusione di ogni diritto femminile. Un animo limpido ed ingenuo, ideale di purezza circondato da egoismi e violenza, simbolo di una denuncia sociale che, purtroppo, ancora ad oggi, risuona in tutta la sua forza devastante. Ma il sentimento dell’amore è un sentimento forte ed è quello che ritroviamo nella giovane Isabeau, che, fiera della sua educazione, resta fedele al suo concetto di castità ed alla ricerca di quel grande sentimento che dovrebbe muovere il mondo. Spesso ci domandiamo perché non sia l’Amore a regolare il nostro quotidiano.

Eppure ogni giorno assistiamo a fatti e cronache che ci fanno comprendere quanto logiche superiori, dettate dai poteri forti, siano ben lontane da questo apparente naturale e primordiale sentimento. Infine Santuzza, donna determinata, verace e dolce al tempo stesso. La sua è la storia dell’amore ferito e tradito, che si dispera e non piange in silenzio ma denuncia. La sua non è sete di vendetta ma di giustizia. I colori della gelosia annebbiano l’animo di chi ascolta e quel sentimento, che se contenuto non fa male, prende il sopravvento, diventa incontrollato, inebria la ragione e tutto diventa possibile e così, anche in un giorno di festa, risuona il grido della morte. Uno spettacolo di grande pathos ed atmosfera, accompagnato dalla musica e dalla voce delle cantanti che avvolgono lo spettatore. Un viaggio alla scoperta dell’opera e dell’animo umano, dove la gelosia, il potere e l’abuso ruotano senza spazio e senza tempo attorno all’amore.

TESTO E REGIA

Eleonora Zacchi

INTERPRETI

Eleonora Zacchi
Riccardo De Francesca

SOPRANO

Rachel Stellacci

MEZZOSOPRANO

Laura Brioli

PIANOFORTE

Scilla Lenzi

SUPERVISIONE ARTISTICA

Emanuele Gamba

PRODUZIONE

Centro Artistico il Grattacielo
Contrada Badessa